Sessualità: Differenze Diritti Rappresentazioni
DOI:
https://doi.org/10.6092/1827-9198/1976Parole chiave:
Sessualità, differenze, diritti, natura/culturaAbstract
Queste pagine delineano alcune delle più importanti questioni di interpretazione storica e culturale sulla sessualità, in ogni sua forma e manifestazione, che i contributi presenti in questo numero affrontano. In particolare, spicca la discussione intorno all’omosessualità. Si ricostruisce il percorso storico della sua presenza nella società e nella cultura diffusa, evitando la corrente e banale esaltazione della libertà dei pagani rispetto a quella dei cristiani. I saggi qui raccolti pongono bene in primo piano come il percorso dell’idea della “naturalità” o, all’opposto, di perversione innaturale non sia stato affatto lineare ma, al contrario, ondivago. Forse più lineare, sebbene complesso, da un punto di vista teorico oltre che politico, è stato il percorso dei movimenti di emancipazione nel mondo contemporaneo. Essi sono l’espressione delle diversità presenti al loro interno. Dopo la generazione degli esordi, che rivendicava il diritto al semplice riconoscimento delle differenze, è seguita quella che ha interpretato con sguardo critico la stessa naturalità dell’intero spettro sessuale. Così i gender studies, insistendo sulla differenza tra gender e sex, hanno inteso il “genere” sempre come costruzione culturale e sociale, e hanno, perfino, negato la stessa naturalità di un concetto come sesso. Emerge, dunque, da questa impostazione la centralità dello studio della soggettività, espressa anche attraverso le arti.
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