Dante profeta fra Ernesto Buonaiuti, Raffaello Morghen e Raoul Manselli: appelli e risposte
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/9595Parole chiave:
Medioevo, Secolo XIX, Dante Alighieri profeta, Ernesto Buonaiuti, Raffaello Morghen, Raoul Manselli, Gioacchino da Fiore, Gioachimismo, Pietro di Giovanni Ulivi, Ubertino da CasaleAbstract
I soggetti del profetismo dantesco e dei rapporti del poeta con Gioacchino da Fiore, con la tra- dizione gioachimita e con lo spiritualismo francescano attraversano la dantistica italiana del Novecento. Particolarmente cari a Ernesto Buonaiuti, furono ripresi da Raffaello Morghen, che però si allontanò profondamente dalle interpretazioni del suo maestro. Fu un allievo di Mor- ghen, Raoul Manselli, a riprendere nella seconda metà del Novecento alcune intuizioni buona- iutiane, depurandole però dalle più evidenti forzature ideologiche, legate alle vicende personali del sacerdote romano, e soprattutto fondandole su nuovi approfondimenti relativi allo spiritua- lismo francescano e ai suoi diversi gruppi ed esponenti, da Pietro di Giovanni Olivi a Ubertino da Casale.
Downloads
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
RM Rivista pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.