The Ethnic Tourism for the Preservation and Valorisation of the Identity of Cross-Border Territories and as an Opportunity for the Development of the Roots Tourism

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6093/2723-9608/9510

Parole chiave:

Eredità culturale, Reti transfrontaliere, Promozione turistica, Ruolo delle comunità etnico-linguistiche, Esperienze multisensoriali., Eredità culturale, reti transfrontaliere, promozione turistica, ruolo delle comunità etnico-linguistiche, esperienze multisensoriali

Abstract

Le aree di confine del nord-est hanno conosciuto continue e significative trasformazioni identitarie. La presenza di diverse culture (italiana, friulana, slava, tedesca, ecc.) ha arricchito l'identità dei luoghi ma l'abbandono di questi per scelta, per costrizione (es. esodo giuliano-dalmata) o, semplicemente, per naturale declino demografico hanno rischiato di disperdere un rilevante patrimonio culturale. In questi ultimi anni, grazie al ruolo delle comunità etnico-linguistiche e ai programmi di cooperazione transfrontaliera, si sono avviati progetti di valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale, realizzati itinerari tematici storico-naturalistici, promosso occasioni di collaborazione enogastronomica, favorito una mobilità transfrontaliera, ecc. I programmi di finanziamenti europei che coinvolgono queste aree sono diversi e hanno avuto notevoli ricadute sulla pianificazione dei territori, sulla creazione di reti coinvolgendo operatori istituzionali, economici e culturali e sulla promozione di approcci sempre più sostenibili. Questa progettualità non solo ha valorizzato la ricca eredità naturale e culturale dell'area ma ha altresì sostenuto, attraverso le associazioni dedicate (es. Fogolârs furlans, Associazione Giuliani nel mondo, ecc.), un turismo rivolto a quanti hanno abbandonato queste terre e ai loro discendenti di riscoperta dei luoghi così rigenerati, delle tradizioni recuperate e dei sapori tutelati appartenuti ai ricordi e alle narrazioni familiari. L’articolo si focalizza su quanto le varie programmazioni transfrontaliere al confine orientale italiano hanno realizzato per promuovere un turismo delle radici in chiave di sostenibilità, recupero delle tradizioni, ristrutturazione del patrimonio architettonico, coinvolgimento delle comunità etnico-linguistiche, ideazione di percorsi multisensoriali. Le parole chiave del turismo delle radici qui affrontate sono quelle legate ai ricordi personali e alle memorie collettive, alle festività paesane e ai rituali religiosi, alle amicizie, alla familiarità dei luoghi, all’orgoglio dell’appartenenza territoriale e comunitaria, all’identità culturale, ai saperi e sapori locali, ai beni architettonici e paesaggistici rilevanti, ecc. La progettualità ha così accresciuto l’attrattività turistica e la visibilità delle aree transfrontaliere attraverso modelli sostenibili, prodotti innovativi e un marketing del patrimonio culturale e degli ecotipi dei paesaggi pianificati attraverso tecnologie verdi.

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Pubblicato

2023-01-31

Come citare

Bertok, A., & Zago, M. (2023). The Ethnic Tourism for the Preservation and Valorisation of the Identity of Cross-Border Territories and as an Opportunity for the Development of the Roots Tourism. Fuori Luogo. Rivista Di Sociologia Del Territorio, Turismo, Tecnologia, 14(1), 81–92. https://doi.org/10.6093/2723-9608/9510