Tra società civile e autoritarismo cinese: la donna e le organizzazioni sociali tra legalità e illegalità

Autori

  • Giulia Graziani Università degli studi di Roma La Sapienza, Italia

DOI:

https://doi.org/10.6092/2723-9608/6887

Parole chiave:

società civile cinese, corporativismo, organizzazioni sociali femministe e femminili, femminismo cinese, #metoo

Abstract

L’obiettivo di questa trattazione è estendere la metafora del “fuori luogo” alla società civile cinese e alle organizzazioni sociali per i diritti della donna e femministe. Nel primo caso il “fuori luogo” è rappresentato dall’output del tentativo di importazione di concetti puramente occidentali, nati in seno al pensiero e alla cultura occidentale; nel secondo caso il “fuori luogo” è determinato dalla ricerca di spazi di azione interstiziali, dove operare al confine tra legalità e illegalità. Nella prima parte si analizzano le differenti configurazioni della società
civile cinese determinate dalla mancanza di una definizione netta dei confini spaziali tra Stato e spazio civico. Nella seconda parte viene approfondito il ruolo e la funzione delle organizzazioni sociali per i diritti della donna e femministe, le quali a seconda del grado di assoggettamento Statale dell’organizzazione cambieranno le istanze, la figura della donna e le strategie di azione.

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Pubblicato

2020-08-14

Come citare

Graziani, G. (2020). Tra società civile e autoritarismo cinese: la donna e le organizzazioni sociali tra legalità e illegalità. Fuori Luogo. Rivista Di Sociologia Del Territorio, Turismo, Tecnologia, 4(2b), 42–53. https://doi.org/10.6092/2723-9608/6887