La pluralità dello spazio pubblico: una analisi ricognitiva nel centro storico di Palermo
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/1853Parole chiave:
pluralità, spazio pubblico, PalermoAbstract
La letteratura inerente allo sviluppo urbano moderno e postmoderno, da Michel Foucault a Henri Lefebvre, ha aperto un dibattito in merito alla concezione classica di apertura/accessibilità dello spazio pubblico, evidenziando aspetti quali la esclusione spaziale, la sorveglianza e il controllo sociale, la questione del “diritto alla città”. Si assiste ad una progressiva riduzione o sostituzione dello spazio pubblico – privatizzato, fortificato, commercializzato – di cui risentono in primis i soggetti più deboli e marginali. Talvolta emergono nuove forme di produzione sociale dello spazio, ad esempio tramite riappropriazione informale di “luoghi di scarto”. Il lavoro di ricerca ha focalizzato su un’area del centro storico di Palermo, caratterizzato da un ritorno di fasce sociali medio-alte e relativamente giovani, che si affiancano alla popolazione autoctona residente da generazioni e ad un consistente numero di stranieri immigrati. Ne sono derivate mappe di comportamento in relazione agli usi dello spazio, sia normati che illegali, facendo emergere l’esigenza di nuove strategie di accesso alla città storicaDownloads
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Pubblicato
2011-12-30
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Sezione
Articoli
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