Urban empty spaces and derelict infrastructures. An opportunity for the classification of state assets on the territory
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/1842Keywords:
vuoti urbani, infrastrutture dismesse, beni demanialiAbstract
Marked by brownfield areas, the contemporary city looks like an untidy scenery, without boundaries, signed by buildings often no more useful for the original functional needs. Urban empty spaces penetrate into the neighbourhoods, without any formal logic, in a crescendo sometimes difficult to deal with. The process of starting from the classification of derelict State assets, in the perspective of their valorisation, turns out as a description at the basis of the project. This issue opens a wide reflection, under both descriptive and planning points of view, though it is now in a dynamic evolution and therefore uncertain. Our methodology, based on the evaluation of specific characteristics and indicators, addresses us to possibilities of effective regeneration interventions, but that is not enough; subsequently multi-objectives analyses should be used in order to develop wider decision-making dialectics about regeneration, avoiding choices made case by case.Downloads
Download data is not yet available.
Downloads
Published
2011-06-30
Issue
Section
Articoli
License
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).