Linearità balneari informi
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/5819Parole chiave:
Balneazione, panorama, paesaggi, linearità, identitàAbstract
La “linearità balneare” è un’indefinitezza tutta densamente costruita, in quanto margine delle città storiche limitrofe e centro delle nuove conurbazioni, è così che ci appare, come una forma di paesaggio a sé stante. L’analisi degli impianti urbanistici delle città balneari, dei pochi pianificati e dei tanti spontanei, induce ad una serie di considerazioni su come, a pressoché uguali condizioni insediative, la linea di costa, si sia pervenuti a soluzioni urbane più differenti, che ne rendono riconoscibili i tratti ad una visione più attenta (fig.1).Questa lettura è la sintesi soprattutto di un progetto fotografico molto lungo, che ha percorso lo spazio lineare delle città balneari italiane per più di vent’anni, con l’intento di coglierne le connotazioni più significative dei nostri tempi e le peculiarità dei singoli tratti, di ogni località attraversata: dal mare guardando il fronte urbanizzato e da questo verso l’orizzonte azzurro, da Trieste a Pescara, senza soluzione di continuità, ed altri tratti del Mediterraneo.
Documentano come il paesaggio costiero si è adattato per trasformarsi in città balneari, in tutte le sue possibili e residue declinazioni. Le riprese fotografiche dei vari luoghi visitati, distanziate nel tempo, colgono anche il cambiamento lento e continuo che conquista quella innata resistenza alla permanenza, propria di questi paesaggi mutevoli. Pertanto testimoniano anche il cambiamento in essere della cultura balneare italiana, oggi più che mai.1
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