Spazi aperti, tra governo e progettazione del paesaggio
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/3016Parole chiave:
Paesaggio, spazi aperti, trasformazione, abbandono, “Parco dei suoni”Abstract
La progettazione del paesaggio, avendo per oggetto (spesso) le aree non edificate delle nostre città, è responsabile della forma stessa degli spazi aperti, ovvero di quel “tessuto connettivo”, di quella “trama”, di quella “intelaiatura”, entro cui si colloca la parte costruita della città. Da qualche anno, anche nel nostro Paese, la pianificazione dei “vuoti” ha incominciato ad essere letta come elemento di qualità del tessuto urbano, da impiegare contestualmente alla costruzione della città. L’articolo, dopo una riflessione sul ruolo degli spazi aperti nel governo e nella progettazione del paesaggio, descrive due casi studio caratterizzati da un inedito approccio nel gestire e pianificare l’architettura dei vuoti.
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