Porto, città e linea di costa
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/2697Parole chiave:
Entroterra, Vulnerabilità, Porto, Mare, CittàAbstract
Luoghi di attesa e di speranza, di fermata e di ripartenza, di incroci di rotte di città e di culture distanti, i porti vivono di un destino fragile. E fragile è la loro memoria.
Grandi macchine civili e militari, intorno alle quali si sono addensati gli albori delle civiltà, con i loro empori, le loro culture, le loro flotte e le loro scuole, a dispetto delle loro misure e dell’imponenza delle opere, vivono di un destino fragile e incerto.
Macchine meravigliose ed effimere, i nostri porti partecipano dell’eloquenza del paesaggio e della sua modificazione, come della sua emergenza e della sua subalternità.
Da sempre legate alla vita delle città a formare un corpo indissolubile, esse oggi si dispongono come “pietre d’attesa” per nuove immagini di città.
Downloads

##submission.downloads##
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).