Climate litigation before the European Court of Human Rights: some observations on the case Klimaseniorinnen and Others v Switzerland
DOI:
https://doi.org/10.6093/2421-0528/10206Keywords:
cambiamento climatico, CEDU, status di vittima, obiettivi positivi, nesso causaleAbstract
Il 29 marzo 2023 si è tenuta la prima udienza pubblica davanti alla Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo sul caso Klimaseniorinnen and Others al c. Svizzera, che riguarda violazioni dei diritti umani connesse al cambiamento climatico. Le ricorrenti sono l'associazione Klimaseniorinnen e quattro anziane signore che, dopo aver esaurito le vie di ricorso interne, il 26 novembre 2020 si sono rivolte alla Corte europea lamentando, tra l'altro, la violazione degli articoli 2 (diritto alla vita) e 8 (protezione della vita privata e familiare) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) a causa della mancata adozione da parte della Svizzera di adeguate misure per ridurre i rischi, per la loro salute e la loro vita, connessi ai cambiamenti climatici. In questo articolo l’autrice si concentra su due aspetti ai quali è stata dedicata grande attenzione in occasione dell'udienza davanti alla Grande Camera, ovvero la nozione di vittima e l'applicabilità degli articoli 2 e 8 CEDU - più specificamente, degli obblighi positivi inerenti a tali articoli - alla luce degli impegni assunti dagli Stati nell'ambito del diritto climatico internazionale. Alcune considerazioni finali riguardano un'importante questione che è rilevante sia per accertare lo status di vittima, sia per l’esame del merito, ovvero il problema del nesso causale