Il Postumanesimo femminista di Marie de Gournay

Autori

  • Sandra Rossetti Università di Ferrara

DOI:

https://doi.org/10.6092/1827-9198/3668

Parole chiave:

Marie de Gournay, antispecismo, femminismo, scetticismo moderno, genere

Abstract

Dopo avere individuato il criterio di demarcazione del Postumanesimo “autentico” nella strategia pratica e teorica di messa in discussione e superamento delle strutture di potere e di dominio che dalle origini della storia umana a oggi hanno dato forma alle relazioni umane, questo saggio andrà alla ricerca di una sua genealogia nel cuore stesso della modernità, individuandone le tracce nel pensiero di una donna, Marie de Gournay, vissuta tra il Sedicesimo e il Diciasettesimo secolo. In questa filosofa, i due motivi che costituiscono l’asse più fecondo e vitale del Postumanesimo, l’antispecismo e il femminismo, cominciano ad affermarsi e a intrecciarsi l’uno all’altro, nutriti dall’ontologia antimetafisica del suo amico e padre adottivo, Montaigne uno dei più importanti rappresentanti dello scetticismo moderno. Dopo la timida comparsa nell’antichità greco-latina e il lungo declino attraverso tutto il Medioevo, la filosofia scettica ritorna infatti in superfice come un filone decisivo del pensiero occidentale che ha definito e ridisegnato la modernità, preparandone la dissoluzione nelle conquiste egualitarie e libertarie dell’epoca contemporanea. Focalizzando lo sguardo sulle costellazioni concettuali prodotte dallo scetticismo moderno, questo studio ne individuerà le tracce nel discorso di Marie de Gourany mostrando al contempo come le loro potenzialità decostruttive comincino a produrre i loro frutti più adeguati proprio nell’incontro con la riflessione di genere: un incontro esplosivo che farà convergere in un unico fronte la lotta all’antropocentrismo con quella all’andropocentrismo. Anche se prodotto da mano maschile, lo scetticismo è stato infatti la forma di riflessione attraverso cui la tradizione metafisico-patriarcale ha iniziato a operare la propria decostruzione e ad allentare la propria presa sul mondo per fare spazio a nuovi modi di essere e di pensare, di cui il Postumanesimo femminista e antispecista rappresenta la versione più recente e più matura.

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Biografia autore

Sandra Rossetti, Università di Ferrara

Sandra Rossetti, laureatasi presso l’Università degli Studi di Ferrara con una tesi su Hannah Arendt, di cui è stato relatore il prof. Mario Miegge, ha poi sviluppato la ricerca su questa filosofa nel lavoro di dottorato. L’incontro con l’interpretazione al femminile dell’autrice, ha promosso l’interesse nei confronti del pensiero di genere, che Rossetti ha poi sviluppato attraverso diverse pubblicazioni e corsi da lei tenuti presso l’Università di Ferrara.

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Pubblicato

2015-10-13

Come citare

Rossetti, S. (2015). Il Postumanesimo femminista di Marie de Gournay. La Camera Blu. Rivista Di Studi Di Genere, 11(12). https://doi.org/10.6092/1827-9198/3668

Fascicolo

Sezione

Materiali