Prima le donne e i bambini
DOI:
https://doi.org/10.6092/1827-9198/7089Parole chiave:
Violenza domestica, lavoro riproduttivo, disuguaglianze di genereAbstract
Il contributo propone una riflessione sugli effetti del Covid-19 sulla situazione delle donne in Italia, prendendo in esame alcuni temi al centro della Convenzione di Istanbul, in particolare la violenza domestica e le misure di protezione, la parità di genere, sia nel contesto delle posizioni di potere (ceiling glass), sia nel contesto del lavoro e della salute riproduttiva. Il contributo evidenzia come già prima della pandemia, nel nostro paese le azioni di contrasto alla violenza e alla disparità di genere fossero largamente insufficienti, e come la pandemia si configuri, in assenza di una sistematica adozione di una prospettiva di genere, come una condizione destinata ad aumentare le diseguaglianze. Il contributo si conclude sottolineando il potenziale emancipatorio e trasformativo per la società intera dell’adozione di una prospettiva intersezionale e di genere, e il ruolo chiave dell’associazionismo femminista e della società civile nel dare indicazioni utili per il postemergenza per ripensare il lavoro di cura e le politiche di convivenza.
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