L'arte è trans. Il Sé nell’arte, oltre i generi
DOI:
https://doi.org/10.6092/1827-9198/1999Parole chiave:
Sé/ identità, corpo/ arte, fruizione/ relazione, mascolinità/ femminilitàAbstract
L’arte, e specificamente quella contemporanea, ha fondato storicamente e culturalmente il suo statuto di autonomia e libertà (espressiva, di contenuti, di possibilità comunicative) superando ed esplorando i suoi limiti e spingendo il proprio linguaggio sempre un po’ “oltre”, anche utilizzando il corpo stesso come “supporto” e come campo di indagine. Rivelando a se stessa e a noi che la guardiamo, come in uno specchio, come il corpo (reso “artistico”, cioè “extra-quotidiano”), sia nell’esperienza, una frontiera di tensioni, aspettative sociali, risultato di codici condivisi e totalizzanti che ci vengono imposti sin dalla nascita, assegnandoci ruoli come desideri. Attraverso il lavoro di alcuni artisti qui citati, che usano il corpo come linguaggio e come luogo di “relazione” con l’altro, l’arte, da questo punto di vista, indaga la questione delle differenze di genere, oggi sempre più difficile da definire e mescolando codici e “segni”, svela il senso del maschile e del femminile come energia unica e insciDownloads
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Pubblicato
2013-10-22
Come citare
Salvatore, B. (2013). L’arte è trans. Il Sé nell’arte, oltre i generi. La Camera Blu. Rivista Di Studi Di Genere, (9). https://doi.org/10.6092/1827-9198/1999
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