GLI SPAZI APERTI DELLA SCUOLA COME INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE VERDI PER LA CITTÀ

Autori

  • Filippo Angelucci Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
  • Cristiana Cellucci Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
  • Michele Di Sivo Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
  • Daniela Ladiana Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara

DOI:

https://doi.org/10.6092/2284-4732/4115

Abstract

Nelle aree urbanizzate, la considerevole presenza nel patrimonio scolastico di spazi aperti, spesso sottoutilizzati, permette di ipotizzare un loro ripensamento come infrastrutture condivise tra scuola e città, entro cui co-programmare, co-progettare e co-gestire soluzioni per rispondere alla domanda sempre più articolata e variabile di luoghi collettivi flessibili, adattivi e confortevoli. Il saggio, partendo dalla definizione di green infrastructure, formulata dalla Comunità Europea, presenta un’ipotesi di intervento per trasformare gli spazi aperti delle scuole in infrastrutture multifunzionali, dedicate a far germogliare una nuova cittadinanza multietnica, partecipativa e ambientalmente responsabile.

Parole chiave: spazio aperto, green infrastructure, co-evoluzione

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Pubblicato

2016-06-30

Come citare

Angelucci, F., Cellucci, C., Di Sivo, M., & Ladiana, D. (2016). GLI SPAZI APERTI DELLA SCUOLA COME INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE VERDI PER LA CITTÀ. BDC. Bollettino Del Centro Calza Bini, 16(1), 65–82. https://doi.org/10.6092/2284-4732/4115