Agopuntura e urbanistica tattica nella rigenerazione delle città
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/6636Abstract
L’analisi e la trasformazione della città richiedono una continua necessità di cambiare scala per identificare soluzioni efficienti. A tal fine è necessario sviluppare la capacità di guardare il territorio secondo strategie ampie ma, allo stesso tempo, di concentrarsi su piccoli punti della città, intervenendo alternativamente dall’alto e dal basso. Tra le pratiche della visione dal basso si pone l’attenzione sull’agopuntura urbana e l’urbanistica tattica, capaci di intervenire in maniera rapida e virtuosa nella rigenerazione della città contemporanea.
L’agopuntura urbana è descrivibile come una sorta di micro-urbanistica, perché riferita alla piccola scala e attenta allo spazio pubblico, dove le comunità hanno l’opportunità di costruire solide reti di cooperazione e collaborazione. Le azioni locali innescano solitamente processi di consapevolezza nei rappresentanti politici, che acquisiscono esperienza e volontà di agire nel contesto urbano in processi virtuosi di scambio di idee ed azioni con i cittadini. L’agopuntura urbana è analizzata facendo riferimento ai contributi teorici e alle pratiche di successo sviluppate dai suoi teorici riconosciuti nel dibattito internazionale ( De Solà-Morales, Lerner, Casagrande).
Anche il Tactical Urbanism, interessante pratica di rigenerazione urbana di matrice statunitense, fornisce numerosi modelli di micro-azioni locali che possono modificare l’ambiente urbano, a basso costo e in tempi ristretti.
La rivista TRIA, nel presente e prossimo numero, presenta interessanti articoli che discutono sull’agopuntura e sull’urbanistica tattica, soffermandosi in particolare sul contributo delle pratiche artistiche, e non solo, di valorizzazione dello spazio urbano ricorrendo anche a innovative tecniche di rappresentazione digitale che contribuiscono alla determinazione di un paesaggio virtuale, definito infoscape.
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