Paesaggi naturali ed antropici nei Campi Flegrei: relazioni tra identità e potenzialità per lo sviluppo sostenibile
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/5822Parole chiave:
Paesaggi costieri, vulcanismo, patrimonio culturale, infrastrutture blu e verdiAbstract
Questo contributo si propone di evidenziare le relazioni peculiari tra fattori naturali e antropici che hanno modificato il paesaggio dei Campi Flegrei a partire dai primi insediamenti greci e romani fino all’epoca attuale. Il dinamismo di questo paesaggio è dovuto principalmente al vulcanesimo, di cui il bradisismo è il più noto fenomeno ivi manifestatosi. Inoltre, il mare e, più in generale, l’acqua hanno avuto un ruolo notevole nel plasmare tale territorio. L’identità mediterranea caratterizza fortemente questa zona costiera, che nel tempo ha attirato nobili, artisti, scienziati e turisti.La ricerca si concentra su tre comuni: Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Le loro analisi mostrano molte similitudini in termini ambientali, culturali, paesaggistici e urbani. Infine, una panoramica dei punti di forza e di debolezza dell’area di studio fornisce la base per il disegno di un’infrastruttura verde-blu flegrea intesa come mezzo per riconnettere il patrimonio culturale con il paesaggio e per incentivare il suo sviluppo sostenibile.
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