L’integrazione della prospettiva di genere nell’Agenda Urbana per l’Unione europea. Stato dell’arte e prossime sfide
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/5065Parole chiave:
Genere, integrazione di genere, politica urbana dell’UE, Agenda Urbana per l’Unione europea, Patto di AmsterdamAbstract
L’Unione Europea (UE) ha adottato l’integrazione di genere nel Trattato di Amsterdam come strategia per raggiungere la parità tra donne e uomini. Il mandato del Trattato e della seguente legislazione ha portato alla realizzazione di questa visione in alcuni dei settori di intervento, mentre altri hanno appena iniziato a introdurre questo approccio.Il lavoro di ricerca sviluppato dall’autore di questo articolo ha evidenziato che la politica urbana della UE non ha integrato la prospettiva di genere nei termini espressi dal Trattato nei documenti politici emanati fino al 2013 (De Gregorio, 2014 e 2017). Questo articolo presenta il prosieguo di tale studio, concentrandosi sul processo di costruzione dell’Agenda Urbana per l’Unione Europea dal 2013, con l’obiettivo di capire se ha introdotto fattori di trasformazione per quanto riguarda l’approccio di genere assunto nei nuovi documenti di indirizzo politico, e in particolare nel Patto di Amsterdam (quadro programmatico dell’Agenda Urbana).
Al fine di raggiungere tale obiettivo questo studio utilizza una metodologia di conoscenza mista. L’analisi mette in evidenza che il processo politico attuato ha integrato la dimensione di genere nel discorso politico del patto, il che significa un importante cambiamento rispetto all’approccio tradizionale. Le sua integrazione non è sufficiente in termini di coerenza e visibilità, ma ha un potenziale reale di integrazione dell’approccio di genere dell’Agenda Urbana per l’Unione Europea. Per ottenere ciò sarebbe necessario rendere la questione più visibile ed integrare le competenze di genere e le linee guida per l’azione nel lavoro delle partnership che stanno dando contenuto ai temi prioritari dell’Agenda Urbana per l’Unione Europea.
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