Dinamiche metropolitane nel XXI secolo: alcuni elementi per riflettere sul genere e la sessualità negli spazi urbani
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/3974Parole chiave:
genere, spazi urbani, dinamiche metropolitaneAbstract
Al giorno d’oggi, i contesti urbani dovrebbero essere oggetto di nuove riflessioni e ri-concettualizzazioni. Pensare al “diritto alla città” induce ad interrogarsi non solo sul tipo di società e di impegni da costruire, ma anche sui modi di abitare gli spazi ei corpi.Le politiche neoliberiste, soprattutto quelle accordate dalle dittature dagli anni ‘70 fino all’inizio del XXI secolo sui territori delle metropoli dell’America Latina, hanno portato a profondi contrasti socio-spaziali, rendendo l’accessibilità a beni e servizi urbani e la loro distribuzione sul territorio irregolare e diseguale, avendo ridotto la città a merce. L’area metropolitana di Tucumán - una regione metropolitana in Argentina - è un chiaro esempio di questi processi.
Discutere i problemi urbani da una prospettiva di genere ci permette di visualizzare la disuguaglianza all’interno della cornice di urbanizzazione capitalista e della logica dominante etero-patriarcale. In realtà, questo dovrebbe essere un motivo di preoccupazione posto all’attenzione da parte dei governi nazionali e delle politiche pubbliche.
In questo articolo si propongono elementi per pensare ad una nuova urbanistica: uno sviluppo urbano verso territori più flessibili, in cui la diversità popolare, la partecipazione dei cittadini e lo sviluppo di politiche locali dovrebbero essere presi in considerazione. Le risposte dovrebbero favorire una giustizia sociale e spaziale, ed essere sensibili alle politiche di inclusione che garantiscano “il diritto alla città” per tutti.
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Pubblicato
2016-10-10
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Articoli
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