Habitat III: Verso una pianificazione urbanistica sensibile al genere
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/3970Parole chiave:
genere, città, pianificazione urbana, Habitat IIIAbstract
La Conferenza Habitat III, che si propone di lanciare una nuova agenda urbana, avrà luogo a Quito, Ecuador, dal 17-20 ottobre, 2016. Nella Risoluzione 66/207, e in linea con il suo ciclo ventennale (1976, 1996 e 2016), l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha convocato la Conferenza Habitat III per rilanciare l’impegno globale per lo sviluppo urbano sostenibile, e per concentrarsi sulla realizzazione di questa “nuova agenda urbana” sulla base del programma Habitat II della Conferenza del 1996 tenutasi ad Istanbul.Il tema della pianificazione urbana in relazione al genere, entro il quadro della difesa degli insediamenti urbani, è diventato essenziale per l’organizzazione nazionale delle Nazioni Unite nelle Conferenze Habitat I (Vancouver, 1976) e Habitat II (Istanbul, 1996), e la conseguente Dichiarazione di Istanbul sugli insediamenti umani (1996). Da allora, il programma Habitat è stato un punto di riferimento fondamentale per stabilire le priorità per lo sviluppo urbano sostenibile, adattato alle esigenze delle persone - tra queste priorità sono da prendere in considerazione le questioni di genere. La strada che ha condotto ad Habitat III è segnata da molti traguardi, e molti di loro sono citati per la loro importanza.
Habitat III è uno dei primi grandi vertici mondiali che si terrà dopo l’adozione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile. Rappresenta un luogo unico per discutere la sfida importante di come le città e i villaggi sono pianificati e gestiti, con l’obiettivo di soddisfare i rispettivi ruoli come forze motrici dello sviluppo sostenibile; e quindi, per definire l’attuazione di nuovi obiettivi di sviluppo globale e l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico.
Allo stesso modo, Habitat III offre una rinnovata opportunità di analizzare fino a che punto la prospettiva di genere può essere inclusa trasversalmente nella pianificazione urbana, al fine di promuovere i diritti di tutti alla città e progettare uno spazio pubblico veramente inclusivo.
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Pubblicato
2016-10-10
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Articoli
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