Vuoti urbani e riuso sostenibile: l’ex Preventorio a Pozzuoli e Piazza Mercato a Napoli
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/3021Parole chiave:
Vuoti urbani, riuso, sostenibilità, risorseAbstract
I radicali mutamenti dell’economia dei paesi avanzati negli anni Settanta del Novecento hanno indotto cambiamenti nella distribuzione delle attività terziarie e delle infrastrutture, provocato il ridimensionamento delle attività produttive, la conseguente dismissione di numerosi impianti industriali e la creazione dei vuoti urbani. La degradazione dell’ecosistema delle città e l’innalzamento del livello di rischio per la salute della popolazione, che in molti casi ne sono derivati, hanno reso necessaria una pianificazione volta alla riqualificazione ed alla rivitalizzazione funzionale di tali aree che, in presenza di una progettualità sostenibile, rappresentano delle reali occasioni per lo sviluppo locale.
L’obiettivo di fondo di questo studio è comprendere se le attuali politiche di pianificazione territoriale siano tese a valorizzare le potenzialità rappresentate dai due vuoti analizzati, il complesso ospedaliero dismesso ex C.R.I. “Umberto di Savoia” di Pozzuoli e Piazza Mercato a Napoli, o, in caso contrario, individuare dei percorsi di riuso sostenibile. Tali valutazioni sono in genere rese più difficoltose dalla mancanza di censimenti nazionali sui vuoti urbani e di studi relativi ad aree di dimensioni medio - piccole, Questa analisi si inserisce, pertanto, in un progetto, in corso di realizzazione, finalizzato al censimento delle aree dismesse dell’area partenopea e della provincia di Napoli.
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