Diritto al mare a Napoli: accedere, conoscere, ricordare, condividere l’area marina protetta di Gaiola
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/2701Parole chiave:
Litorale urbano, Rigenerazione, Attivazione sociale, Patrimonio culturale, S.I.C., Area marina protetta, NapoliAbstract
L’esperienza di ricerca che si illustra si propone di affrontare il tema della rigenerazione del waterfront urbano mediante la combinazione di due principali domande di ricerca; si indaga la possibilità di tutelare e valorizzare aree costiere che presentano caratteristiche di pregio storico ed ambientale ed un regime vincolistico mediante una fruizione controllata e compatibile e si propone quale modello gestionale un processo bottom up di attivazione sociale che consenta di rivisitare efficacemente forme di partenariato pubblico-privato. Per verificare sul campo il percorso di ricerca è stata selezionata l’esperienza dell’Area Marina Protetta di Gaiola in Napoli che offre l’opportunità di riflettere su potenzialità ed ostacoli di un processo che parte dall’impegno di un gruppo di attivisti e studiosi per “salvare” un tratto di costa di incredibile bellezza e valore scientifico e culturale dallo stato di abbandono e degrado che l’assenza di presidio ed informazione aveva prodotto per decenni. I risultati dell’iniziativa sviluppata per oltre 10 anni costituiscono la base per la messa a punto di un percorso generalizzabile di civic activation per la salvaguardia della risorsa mare sotto pressione.
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