La riqualificazione del waterfront di Marsiglia, tra edifici-icona e Mediterraneo
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/2053Parole chiave:
Waterfront, Porto, rigenerazione urbana, MarsigliaAbstract
Con questo articolo mi propongo di esaminare come la tendenza all'isomorfismo della rigenerazione urbana connessa ai waterfront induca ad una modellizzazione che sul piano applicativo non è esente da criticità. In particolare, il crescente utilizzo strumentale della cultura e dell'arte, sia nella forma duratura di strutture museali ed espositive iconiche sia nella forma effimera del festival o dello spettacolo, richiede una contestualizzazione locale che non può prescindere da una conoscenza approfondita e multiprospettica del territorio. Proprio in questo senso una visione “dal mare” può rivelarsi cruciale nell'elaborazione di progetti che intendano ristrutturare non soltanto fisicamente, ma anche dal punto di vista simbolico-identitario, le odierne città portuali.
Dopo una presentazione generale sull'evoluzione contemporanea delle strategie di rinnovamento delle aree costiere analizzerò nello specifico due case-studies centrali nella rigenerazione urbana della città di Marsiglia: il Vieux Port e l'area dell'Esplanade e del Fort Saint-Jean. Questi esempi, frutto di una ricerca da me condotta nell'ambito nella preparazione della tesi di dottorato, sono significativi nell'analisi del rapporto creatosi tra il progetto, derivante da uno stesso modello stereotipato, e il contesto locale. L'articolo intende esaminare con la metodologia etnografica quali siano le effettive funzioni d'uso acquisite dai nuovi spazi ed osservare in esse i nessi con le fasi progettuali e con le aspettative generate dai modelli di riferimento. Lo studio si pone in ottica descrittiva, ma non può esimersi da un giudizio critico, pur sospeso in merito agli effetti che non possono essere direttamente osservati nell'ambito del case-study.
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