“Superporti” e contesti locali
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/2044Parole chiave:
Sea, sustainable local developmentAbstract
La capacità delle grandi opere infrastrutturali di strutturare territori e città, è stata oggetto di studi da lungo tempo. E’ più recente invece l’idea che i grandi progetti infrastrutturali, pur rispondendo a logiche settoriali e interessi sovralocali, possano diventare occasioni e risorse per lo sviluppo e la riqualificazione urbana a scala locale. Il legame infrastruttura/territorio, non si risolve più come un rapporto di causa-effetto, ma considera la grande infrastruttura come occasione per avviare processi di interconnessione, di riqualificazione e valorizzazione dei contesti locali alla ricerca delle potenzialità positive, delle occasioni e delle possibili sinergie che la realizzazione dell’intervento offre alla progettualità locale.
All’interno di questo quadro generale, la riflessione che qui si propone vuole approfondire il rapporto tra contesti locali e interventi infrastrutturali, chiarendo se e attraverso quali strumenti o azioni progettuali di tipo transcalare la grande infrastruttura possa realmente divenire occasione per promuovere lo sviluppo locale.
Lo studio di fattibilità “Il porto di Monfalcone come attrattore e un motore di sviluppo” propone una serie di scelte strategiche per migliorare il contributo che queste infrastrutture potranno dare al processo di sviluppo economico e sociale soprattutto in Italia e nei territori di confine. Lo studio mostra come una convivenza “sostenibile” tra lo sviluppo del porto e la città può generare un impatto positivo sia a scala urbana che regionale e analizza gli effetti indotti dallo sviluppo del contesto di Monfalcone definendo gli aspetti della fattibilità socio-economica, tecnica e ambientale.
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