Urbanistica securitaria: modelli, limiti e nuove prospettive di ricerca
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/1797Parole chiave:
urbanistica securitaria, sicurezza, CPTEDAbstract
L’urbanistica e gli studi urbani si interessano della protezione degli spazi pubblici, in riferimento alla prevenzione dei crimini spaziali (aggressioni, furti, rapine, ecc.) e della percezione di insicurezza, a partire dagli anni ’60 del secolo scorso durante i quali ha preso avvio e si è andato progressivamente consolidando un filone di ricerca che ha prodotto teorie, metodologie, sperimentazioni e normative, soprattutto nel contesto statunitense diffusosi negli ultimi decenni anche in Europa. Ne sono derivati alcuni modelli, da definirsi securitari, che presentano tuttavia limiti applicativi ed anche teorici, e soprattutto che non contribuiscono a recuperare il senso più vero della vita urbana, contraddistinta storicamente dalla molteplicità delle occasioni, opportunità, scambi, imprevisti ed anche “rischi”. Da questa constatazione si delineano possibili prospettive di ricerca che guardino ad una sicurezza intesa come un più generale “benessere” dell’user della città contemporanea.
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