Il “Grande Evento” e la trasformazione della città: Pechino 2008
DOI:
https://doi.org/10.6092/2281-4574/1284Parole chiave:
Grandi Eventi, immagine della città, effetto urbano, PechinoAbstract
A partire dagli anni Ottanta, i Grandi Eventi sono diventati sempre più importanti per il rinnovamento e il miglioramento dell'immagine urbana nello scenario globale. I Grandi Eventi, cioè gli eventi ben individuati nel tempo che richiedono notevoli investimenti in un breve periodo, possono essere decisivi per lo sviluppo urbano e quindi possono essere uno strumento per migliorare la qualità e l’immagine internazionale di una città, in grado di coinvolgere le competenze di una intera nazione.
Olimpiadi, Expo, Forum e altri eventi sono strumenti di trasformazione / evoluzione delle città, che le cambiano in pochi anni, grazie alle infrastrutture e alle attrezzature che, una volta terminato l’evento, possono contribuire a modificare la città stessa e il suo contesto territoriale.
Il testo che segue, nella sua prima parte, mostra gli elementi chiave su cui Grandi Eventi operano al fine di ricostruire l’immagine della città. Nella seconda parte si analizza il caso di studio di Pechino, che ha ospitato i Giochi Olimpici nel 2008.
Questo caso di studio è interessante perché, a differenza dei paesi occidentali, i Giochi Olimpici del 2008 sono stati per la Repubblica Popolare Cinese un’opportunità importante per affermare il loro pieno diritto di partecipare agli eventi olimpici, in un momento storico ed economico molto favorevole e senza precedenti.
Inoltre la Cina, cogliendo la possibilità di modificare Pechino per i Giochi Olimpici e Shanghai per l'Expo 2010, ha progettato piani di rinnovamento a livello locale, regionale e nazionale - a tutte le scale – puntando ad incrementare le sinergie e lo sviluppo, almeno per i primi 20 anni del secondo Millennio.
La capitale cinese ha utilizzato il potere mediatico dell’architettura e, come molte altre città nel mondo, ha creato oggetti urbani che sono diventati veri e propri simboli, riempiendo la città con oggetti architettonici esteticamente rilevanti e architetture futuristiche progettati dai più famosi architetti.
A quattro anni dalla fine dei Giochi, l'eredità olimpica può apparire un fardello per una megalopoli che, sebbene pretenda di essere forte e potente, è difatti strutturalmente fragile.
In conclusione, l'esperienza di Pechino 2008 che, come dichiarato dal Presidente del CIO Rogge, ha permesso alla Cina di conoscere meglio il mondo e al mondo di conoscere meglio la Cina, è importante e unica per lo studio dei grandi eventi e delle loro conseguenze sulla una città molto complessa e fragile, un caso di studio che tutti i governi della città che aspirano ad ospitare un Grande Evento dovrebbero sempre tenere in considerazione.
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