Amor “centauro”, “perfetto e vero amore”: ¿qué contexto italiano para el “Dórida”?
DOI:
https://doi.org/10.6093/sigma.v0i4.7500Parole chiave:
Platonismo e aristotelismo del XVI secolo, dubbi amorosi, Damasio de Frías, León HebreoAbstract
Damasio de Frías fue un lector atento de los trattati d’amore italianos en forma de diálogo. Cuando redactó el Dórida, a finales del siglo XVI, tuvo en su mente la tradición que nació a raíz de la traducción del Simposio de Platón, y también la labor de León Hebreo, que moldeó sus ideas en torno al amor. Este artículo propone un repaso de algunos motivos centrales del Dórida a la luz de algunos diálogos de amor italianos que se imprimieron a lo largo del siglo XVI y que pudieron influir en la concepción del amor que Frías defiende en el suyo.
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