Narratives of Terror: Palinsesti, ‘Displacement’ e ‘Englishness’ nei drammi di Martin Crimp e Simon Stephens

Autori

  • Maria Elena Capitani Università di Parma

DOI:

https://doi.org/10.6093/sigma.v0i2.5968

Parole chiave:

Martin Crimp, Simon Stephens, palinsesti, displacement, Englishness

Abstract

Pur adottando tecniche differenti, Martin Crimp e Simon Stephens si allontanano dalla veridicità propugnata dal teatro documentaristico, preferendo a quest’ultima una ri-narrazione degli eventi più o meno allusiva. Per dare forma al dialogo tra la dimensione personale e quella pubblica di un fatto, entrambi i drammaturghi derivano l’impianto strutturale della propria opera da un ipotesto, dimostrando come la ri-scrittura di un evento di cronaca si innesti su una fonte, stratificandosi e divenendo così palinsesto. I due drammi, tuttavia, differiscono sotto vari aspetti. In primis, le conseguenze del terrorismo su scala globale e gli echi transnazionali di Cruel and Tender si contrappongono nettamente alla messa in scena di una radicata Englishness che viene esplorata in Pornography.

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Pubblicato

2018-12-30

Come citare

Capitani, M. E. (2018). Narratives of Terror: Palinsesti, ‘Displacement’ e ‘Englishness’ nei drammi di Martin Crimp e Simon Stephens. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (2), 47–61. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i2.5968