Il valore delle vesti a Bologna fra Due e Trecento. Un’indagine dalle denunce dei furti e alcune considerazioni sul destino delle vesti rubate
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/9406Parole chiave:
Medioevo, Secoli XIII-XIV, Bologna, Furti, Vesti rubate, Pegni, Vesti usate, Atti giudiziari, ValoreAbstract
Si presenta il frutto di una ricerca sul valore economico delle vesti che circolavano a Bologna fra Due e Trecento indagate attraverso le denunce dei furti conservate presso il fondo dei Giudici ad maleficia dell’Archivio di Stato di Bologna. La storiografia ha evidenziato la funzione di succedanei del denaro dei capi di abbigliamento che entravano con facilità nel circuito dei beni impegnati, incrementando il mercato dell’usato. Parte delle vesti di seconda mano proveniva da furti. La scelta delle fonti di carattere giudiziario alla base di questa indagine si è rivelata in grado di restituire non solo descrizioni e valori economici ma anche informazioni sul traffico degli oggetti sottratti.
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