The civic tower of Arquata del Tronto: a symbol of rebirth from earthquake ruins
DOI:
https://doi.org/10.6092/2499-1422/6288Abstract
L’articolo è incentrato sull’analisi storico-critica di un monumento dal significativo valore simbolico e attraverso tale studio si analizza il problema della ricostruzione post-terremoto in alcuni borghi storici danneggiati dagli eventi che hanno interessato l’area centro-meridionale della Regione Marche, tra il 2016 e il 2017. Il caso studio è rappresentato dal Monumento ai Caduti della Grande Guerra, posto nel Comune di Arquata del Tronto (provincia di Ascoli Piceno). Qui, i valori identitari espressi dai monumenti più significativi rappresentano un riferimento per una ricostruzione consapevole. La comunità locale ha sempre mantenuto un forte legame con i suoi beni identitari, sia per quanto concerne il patrimonio immateriale sia per il patrimonio materiale che esprimono una manifestazione concreta dell’essenza della stessa collettività; la conservazione di ciò che rimane e la ricostruzione di ciò che è andato perduto possono rappresentare uno strumento per una rinascita sostenibile. La ricostruzione del Monumento ai Caduti, richiesta dai cittadini, può quindi rappresentare un simbolo di rinascita, diventando un “faro della memoria” non solo per ricordare le morti di guerra, ma anche coloro che purtroppo hanno perso la vita a causa del terremoto. Il problema più complesso è identificare strumenti e metodi per una ricostruzione intelligente, sensibile e storicamente consapevole, un atto di reinterpretazione attraverso nuovi codici linguistici. Più che una conservazione concettuale o una riproduzione pseudo-mimetica, dobbiamo perseguire una protezione globale della “civiltà dei luoghi” e una valorizzazione legata a una narrazione più articolata, in cui tradizione e innovazione, antico e nuovo possano convergere verso una rinnovata identità locale
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