Paesaggio e conservazione. Il contributo belga attraverso l’iconografia urbana prima della Grande Guerra (1860-1910)

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6092/2499-1422/5291

Parole chiave:

Belgio, iconografia del patrimonio, conservazione

Abstract

Tra la seconda metà del XIX e i primi anni del XX secolo, periodo di transizione particolarmente interessante da un punto di vista sociale ed artistico, in Belgio cominciava ad affermarsi un nuovo approccio al paesaggio che contemplava la conservazione non solo del pittoresque, ma anche di ciò che aveva connotati scientifici e, soprattutto, socio-antropologici.

Attraverso un’analisi critica di disegni, schizzi e fotografie di presenti in alcuni documenti bibliografici e di archivio, il contributo mira, da un lato, a mettere in luce quanto l’iconografia sia stata riflesso di tali nuovi orientamenti e, dall’altro, a far emergere quanto essa abbia contribuito ad un ampliamento di interesse interdisciplinare. 

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Biografia autore

Maria Chiara Rapalo, Università degli Studi di Napoli Federico II / Université de Liège

Laurea in Ingegneria Edile-

Diploma presso la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del

Dottoranda di Ricerca in cotutela presso le Università di Napoli Federico II e l'Université de Liège. (In attesa di discutere l'esame finale).

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Pubblicato

2017-12-29

Come citare

Rapalo, M. C. (2017). Paesaggio e conservazione. Il contributo belga attraverso l’iconografia urbana prima della Grande Guerra (1860-1910). Eikonocity. Storia E Iconografia Delle Città E Dei Siti Europei, 2(2), 9–22. https://doi.org/10.6092/2499-1422/5291

Fascicolo

Sezione

Articoli