impatto dell'emergenza sanitaria covid-19 nel lavoro dei centri antiviolenza e delle case rifugio in Italia attraverso uno studio qualitativo sull'esperienza di 10 operatrici antiviolenza italiane
DOI:
https://doi.org/10.6092/1827-9198/6800Parole chiave:
Violenza di genere, violenza domestica, centri antiviolenza, case rifugio, covid-19Abstract
L’emergenza epidemiologica causata da covid-19 e le conseguenti misure intraprese dal governo italiano per contrastare il virus hanno avuto un impatto non indifferente sui centri antiviolenza e le case rifugio. Le operatrici si sono infatti repentinamente trovate a riorganizzare il loro modo di lavorare nei centri e nelle case e a doversi interfacciare con le istituzioni in una situazione di crisi. In questo contesto, il presente studio ha l’obiettivo di capire la profondità dell’impatto del covid-19 sul lavoro dei centri antiviolenza e delle case rifugio assieme alla percezione delle operatrici rispetto al quadro di crisi in cui si trovano ad operare. Per raggiungere quest’obiettivo, sono state condotte interviste in profondità a 10 collaboratrici di centri antiviolenza e case rifugio in tutta Italia. Dall’analisi tematica di tali interviste risulta che le operatrici abbiano trovato molta difficoltà ad adattarsi alle indicazioni delle istituzioni sia per la natura del loro lavoro che per mancanza di supporto istituzionale. Inoltre, la situazione ha ulteriormente marcato l’esclusione di alcune categorie già normalmente marginalizzate.
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