L’insegnante femminile di ginnastica-educazione fisica nel processo di emancipazione femminile piemontese
DOI:
https://doi.org/10.6092/1827-9198/5390Parole chiave:
indipendenza, modello femminile, insegnanti donne, educazione fisica.Abstract
Nato e diffusosi tra la metà del Settecento e la fine dell’Ottocento prima in Europa e poi in Italia, un nuovo modo di intendere il corpo determinò una innovativa consapevolezza dell’utilità del movimento fisico nel miglioramento della razza umana e della salute pubblica. Tale coscienza fu il motore dell’avvio delle attività ginnastiche anche per le donne.Le insegnanti di educazione fisica, che non furono equiparate alle docenti delle altre materie almeno fino al 1909, e che dovettero lottare conforti pregiudizi sul territorio nazionale, rappresentarono un modello di donna forte, anche sul piano fisico, che catturò l’immaginario collettivo.Il testo esaminerà alcune tappe del percorso di formazione di questo modello di femminilità, dai corsi di ginnastica del 1867 a Torino alla maestra Pedani di Edmondo De Amicis, dall’insegnante Luisa Rebecca Faccio ad Andreina Sacco.Downloads
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Pubblicato
2017-12-31
Come citare
Guazzoni, D. (2017). L’insegnante femminile di ginnastica-educazione fisica nel processo di emancipazione femminile piemontese. La Camera Blu. Rivista Di Studi Di Genere, (17). https://doi.org/10.6092/1827-9198/5390
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