Diventare madre: la soggettività quale dimensione di continuità e cambiamento
DOI:
https://doi.org/10.6092/1827-9198/5237Parole chiave:
donna, maternità, soggettività, transizione, culturaAbstract
Abstract
Il presente contributo prende in esame le riflessioni che Pina Boggi Cavallo ha elaborato
a proposito della soggettività femminile e della maternità negli scritti tra la fine degli
anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80 e ne propone una lettura attualizzata a partire da
differenti paradigmi della ricerca psicologica contemporanea.
La maternità rappresenta una transizione complessa per la donna e per il suo contesto
di appartenenza. Questa fase comporta profonde e permanenti modifiche fisiche,
emotive e sociali e rappresenta un punto di snodo tra codici biologici e culturali. Le
pratiche culturali si intrecciano indissolubilmente ad una dimensione dell’“essere” e del
“divenire” madre e possono rappresentare un potenziale vincolo al dispiegarsi della
dimensione creativa dell’identità materna. Il concetto di Soggettività introdotto da Pina
Boggi Cavallo restituisce dialettica agli aspetti di continuità e cambiamento della
maternità, nonché libertà e movimento alla donna che può trasgredire e mediare tra
mandati sociali e aspettative culturali pur conservando il senso di continuità del Sé.
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