Foucault e gli analitici: un’insospettata parentela

Autori

  • Deborah De Rosa Università degli Studi della Calabria

DOI:

https://doi.org/10.6093/1593-7178/2847

Parole chiave:

Filosofia analitica, Foucault, potere, linguaggio, giochi

Abstract

Nel corso di una conferenza tenuta in Giappone nel 1978, Michel Foucault presentava la sua idea per una nuova direzione che la filosofia politica avrebbe potuto intraprendere. In maniera inaspettata, per tutti coloro che identificano Foucault con un emblema dello strutturalismo francese, il filosofo definiva la sua proposta teorica nei termini di una «filosofia analitica della politica». Guardando al suo passato, scopriamo che già dal 1966 Foucault si riferiva alla filosofia anglosassone evidenziando il suo ruolo preminente nel problematizzare l’idea teoretica tradizionale di soggetto. Obiettivo della ricerca è fare chiarezza sugli elementi analitici nella filosofia foucaultiana. Punto di partenza sarà il suo dichiarato interesse per il concetto di “gioco”, nonché l’applicazione di esso nello studio delle relazioni di potere.

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Pubblicato

2014-11-04

Come citare

De Rosa, D. (2014). Foucault e gli analitici: un’insospettata parentela. Bollettino Filosofico, 29, 251–264. https://doi.org/10.6093/1593-7178/2847