Lo statuto logico delle scienze storiche della cultura. Weber, Rickert e il "primo" Croce
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-7178/2145Parole chiave:
Croce, cultura, Rickert, WeberAbstract
Nella terza sezione di Roscher und Knies Weber discute la dottrina dell’intuizione esposta da Croce in Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, con uno sguardo al problema della fondazione logica delle scienze storiche. In questa prospettiva, Weber attribuisce una serie di «errori naturalistici» alla teoria della “riduzione” della storia al concetto di arte di Croce. Questi errori (a dispetto di un esplicito riferimento a Husserl) sono circoscritti ed evidenziati attraverso significati logici e terminologici estratti da Grenzen der naturwissenschaftlichen Begriffsbildung di Rickert. Tuttavia, nei grandi saggi metodologici di Weber dell’inizio del XX secolo, il paragone con il primo Croce non si ferma qui: in un importante passaggio della prima parte di Kritische Studien, il filosofo italiano e il suo discepolo tedesco Karl Vossler sono ricordati come studiosi che hanno il merito di avere fortemente evidenziato che l’«analisi del valore» è uno dei due estremi della Begriffsbildung delle scienze storico-culturali, ma allo stesso tempo la colpa di aver misconosciuto l’altro versante nella sua autonomia, quello del «regresso causale».
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