Die Buche: il coro invisibile dei poeti ebraico-tedeschi della Bucovina

Autori

  • Stefania De Lucia Università Roma Tre

DOI:

https://doi.org/10.6093/germanica.v0i32.10016

Parole chiave:

memoria, paesaggio letterario, poesia ebraica in lingua tedesca, Alfred Margul-Sperber, Bucovina

Abstract

Nel 2009 vede la luce un progetto editoriale per lunghi anni secretato: un’antologia che raccoglie le voci della comunità di poeti bucovini di confessione ebraica e di lingua tedesca. A curare la raccolta, con il titolo Die Buche. Eine Anthologie deutschsprachiger Judendichtung aus der Bukowina sarà nel tempo Alfred Margul-Sperber. Con la collaborazione, tra gli altri, di Rose Außländer e Alfred Kittner, vengono selezionati 364 testi di 32 autori/ autrici. Le vicende geopolitiche che coinvolgono la Bucovina in quegli anni e la persecuzione degli ebrei interrompono il lavoro al volume, sospendendo la vita di quella comunità culturale ebraica di lingua tedesca e destinando la stessa a un inesorabile processo di oblio. L’articolo segue le vicende editoriali dell’antologia, tenendo traccia del suo ridimensionamento: prova a ragionare sui motivi del taglio di numerosi autori e traccia le caratteristiche comuni a una pluralità dei testi, evidenziando il carattere identitario della raccolta.

Biografia autore

Stefania De Lucia, Università Roma Tre

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Pubblicato

2023-05-07

Come citare

De Lucia, S. (2023) «Die Buche: il coro invisibile dei poeti ebraico-tedeschi della Bucovina», ANNALI. SEZIONE GERMANICA. Rivista del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale, (32), pagg. 271–292. doi: 10.6093/germanica.v0i32.10016.

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